Background Personaggi Terza Campagna 25-26

10.10.2025

Alaska

E' una mezz'elfa con padre elfo che ha abbandonato la madre umana da subito dopo la gravidanza, l'aveva circuita per arrivare a possedere un'arma degli elfi, per cui una volta ottenuta è fuggito via. Alaska vuole trovare il padre per porgli delle domande ma anche per riprendersi l'arma e riportarla al suo popolo. 



Abby Mason

Razza: Umana

Classe: Guerriera

Eta': 25

Background: Figlia di due guerrieri. Sin da piccola si allenava, fino a diventare muscolosa, con un fisico possente. Vive in un villaggio di guerrieri, ma lei nonostante il fisico possente ha un carattere dolce e buono, per questo sta molto male quando diverse specie e animali si spaventano vedendola. Abby e' la figlia dei due capi del villaggio ma non segue, pur avendo il fisico possente, le loro orme da guerrieri essendo incline alla pace. Un giorno una comunita' di umani chiede riparo nel villaggio dove risiedeva Abby che riusci' a convincere i suoi genitori a farli stare, ad optare per la pace per una volta. Ma il giorno dopo durante la notte la comunita' ospitata saccheggio' ed uccise parte della comunita' inclusi i suoi due genitori e la ragazza che amava. Da quel giorno la rabbia prese il sopravvento , la pace e la misericordia dentro di lei svanirono per far spazio solo alla rabbia e alla vendetta. Entrata nella capanna dei genitori, la madre morta e il padre morente che prima di morire gli disse >> E' colpa tua>> . Da quel giorno porta una sofferenza con se' per sempre. Giuro' per sempre vendetta partendo da sola in cerca del capo della comunita' ospitata.

obiettivo: Ritrovare la pace, fiducia dentro di se' Porta con se' un martello in mano, archi e e frecce.

Punto debole: I ricordi, sentir parlare della famiglia, dell'amore e della pace



Raullo Fòrna

Forte Narratore

Casata decaduta

E' un mezz'elfo mago guerriero con madre elfa alto-nobile della casata storica dei Narrator. Il ragazzo è cresciuto come un nobile studioso che però ora vive in solitudine. Padre nobile umano della famiglia Fortis. Raullo è orfano, vive nella foresta da solo.

Raullo Forna figlio di un umano, Barone decaduto e figlio di Elfa alta. Raullo prende il cognome da Fortis Narrator, Fortis dal Padre che deriva dal Latino forte essendo un barone ha dimestichezza con le armi. Il cognome viene da l'unione dei cognomi dei genitori. Narrator dalla madre che deriva dall'inglese che significa narratrice, essendo un elfo racconta fiabe e leggende. Raullo essendo nobile si è allenato nell'uso delle armi e ha studiato lingue e altro fino al decadimento. La madre gli ha insegnato le basi della magia. I genitori di Raullo sono morti perché le relazioni tra elfi e umani non sono accettate, motivo che ha portato alla caduta del casato Fortis. Per questioni politiche un Visconte era invidioso del casato Fortis e ha complottato per fare attaccare umani ed Elfi al casato motivo per cui è decaduto per colonizzare il paese Fortis e discendere a Conte ottenendo terra e prestigio scacciando i traditori.

Il visconte ha rubato un artefatto agli elfi e ha dato la colpa al casato Fortis, creato casino nel regno degli umani dando la colpa sempre a loro, essendo stati assediati da ambo le parti l'unico superstite e erede dei Fortis Raullo si rifugiò in una foresta alimentando il suo odio per umani e elfi.

Raullo vive solo nel bosco disprezzando umani e elfi. Ha una maledizione visibile sul volto.

Raullo allena mente e corpo per diventare più forte.



Maenis Sinister Hands

E' una Halfling ladra, figlia di ladri non esperti. Nel loro villaggio il furto non è illegale, è come un prestito. Sono nomadi, il villaggio si sposta alla ricerca del caldo. Lei è molto abile nel furto, ha un difetto, sente subito freddo e questo la deconcentra.

Vissuto in una città piccola, il padre morì dopo un'epidemia, ha una sorella più piccola. E' caratterizzata da una personalità scontrosa e arrogante. Appartiene alla chiesa della grande Madre, visse per il periodo di apprendistato in un monastero per questo risulta essere un ottimo guerriero, fugge dopo aver visto azioni malvagie dentro il monastero dal ristretto cerchio di monaci. Bastone con lama. Attualmente errante.


Haldamir (Haldus)

altezza: 1.75;

capelli: biondi;

occhi: verdi;

carnagione: chiara;

lineamenti: femminili simili alla sorella;

Background

Lungo le coste ad ovest di Tymrae sorge, vicino alla foresta di Maruk Eyja, il villaggio di Galbia, città natale del nostro "eroe". Haldamir, figlio di Haldus, nobile della famiglia collaterale del baronato, lavora come mercenario ladro sotto il servizio dello zio Edar. I genitori sono morti durante un assalto al fu villaggio elfico che sorgeva di fianco alla città. La sorella viene colpita da una strana malattia magica e lui, spinto dal suo legame e portato anche dallo zio, va alla ricerca di una cura per la sorella. Ma la sua storia è piena di domande: chi ha distrutto il villaggio e perché non ha lasciato nessuno tranne lui e la sua sorella?


Rufus Delymor

Storia:

Rufus Delymor nacque ad Heliodin, una grande città cosmopolita, vivace centro di arti e commercio, da una famiglia di artigiani elfi, ultimo di quattro fratelli. Timido e solitario, parlava pochissimo e raramente usciva di casa, vivendo in un mondo parallelo, fantastico, chiuso nella sua mente. Evitava la compagnia degli altri, che considerava pericolosi e cattivi, trovando conforto nella lettura: il suo rifugio diventò presto la biblioteca cittadina, dove trascorreva intere giornate e, spinto da un'inestinguibile sete di ricerca, cominciò ad accumulare conoscenze in ogni campo del sapere, chiudendosi ancora di più in se stesso ed evitando qualsiasi rapporto. La paura degli altri si tramutò presto in disprezzo e, forte della sua crescente erudizione, non si considerò più una vittima ma un prescelto, superiore al resto degli uomini. Un giorno, ancora adolescente, tra i vecchi libri di un modesto commerciante, Rufus si imbatté in quello che cambiò per sempre la sua vita: un grosso tomo di magia divinatoria, scritto da un tale maestro Astarion, che illustrava i metodi per prevedere il futuro e modificare il corso degli eventi. Quel mondo fatto di riti e realtà nascoste lo affascinò a tal punto che Rufus si convinse sempre di più che ciò che avvertiva da bambino non era una fuga fantastica ma un richiamo ultraterreno. Il passo verso l'Accademia di magia fu breve e, raggiunta la maggiore età, Rufus superò agilmente le selezioni sotto gli occhi stupefatti dei professori anziani, che diffidavano di quel ragazzo sconosciuto, per di più non nobile e quasi autodidatta. La vita all'Accademia fu ardua e faticosa e Rufus si trovò costretto a combattere sia il disprezzo degli altri allievi, nobili e classisti, sia la severità dei professori, che non consentivano che si disobbedisse alle regole tradizionali e al rispetto degli dei. Rufus, avvezzo alla solitudine, tramutò il suo dolore in ambizione: costruì un laboratorio segreto, dove coltivò la magia proibita e la necromanzia e cercò, durante le lezioni, di mettere in ridicolo gli insegnanti, mostrando la sua superiorità in contrasto con i dogmi dell'Accademia. Non si accorse di aver osato troppo e, quando gli altri allievi scoprirono il suo laboratorio segreto, Rufus fu denunciato e condotto di fronte agli anziani, che lo esiliarono da Heliodin e confiscarono tutti i suoi beni. Da quel giorno, Rufus giurò di vendicarsi contro i suoi detrattori e di schiacciare ciò che considerava un "covo di incapaci", i deboli prestigiatori dell'Accademia di Heliodin, che avevano rifiutato il suo genio in nome di vecchie e limitate concezioni. Sconfitto e umiliato, si imbarcò con gli ultimi denari rimasti verso la capitale Albion, nell'entroterra, in cerca di quella fama che, pensava, gli spettava di diritto. Il primo impatto con la capitale non fu dei più lusinghieri: essendo straniero, fu costretto per i primi mesi a mendicare, sopportando la fame con rabbia ostinata. Tuttavia Rufus non si perse d'animo e l'occasione si presentò con il famoso Torneo delle Sette Lame, che prevedeva tra le altre anche una competizione di magia, aperta a maghi di ogni provenienza e lignaggio. Rufus vide nel torneo la sua occasione di riscatto: se avesse vinto, non solo sarebbe uscito dalla povertà, ma il suo nome si sarebbe diffuso in tutto il ducato, fino alla sua città natale Heliodin, e gli avrebbe aperto porte che ora poteva solo immaginare.

Tratti caratteriali:

Nevrotico e presuntuoso, Rufus non sa nascondere il suo disprezzo per l'ignoranza ed è orgoglioso fino al ridicolo, soprattutto perché sovrastima eccessivamente le sue capacità e si considera investito di una missione particolare: rivoluzionare le scienze arcane, rendendole un viatico di potere per pochi eletti al di là delle caste, invece che una forma di ordine preposto alla conservazione della giustizia e in mano alle gilde dei reami.





Sorin

Sorin un tempo Victoria nacque a Frodmir come primo satiro femmina del villaggio,questo andando avanti negli anni gli causo' molto disagio in quanto non solo era guardato male da tutti nel villaggio, la sua nascita sembrava come aver portato una profezia negativa, ma si sentiva comunque a disagio con il suo corpo. Quindi una volta raggiunta la maggior eta' si rivolse a uno sciamano per ricorrere a un cambio di sesso.

Una volta tornato a casa pensava che sarebbe stato accolto con gioia, invece tutti lo guardavano come un mostro, un abominio. Perciò prese il suo amato bengio e lasciò il villaggio iniziando a scrivere meravigliosi canti ispirandosi alle sue avventure che lo portarono a vivere di furto e musica




Muriel Liadon

Muriel ("Shining Sea / mare splendente)

Liadon (Silverfrond "fronda d'argento")

Mezzelfo assassino, alto 1,75 circa, di età intorno ai 200 anni.

ha i capelli biondo platino di lunghezza medio corta, lentiggini dorate, occhio destro di colore azzurro ghiaccio e il sinistro reso cieco da un'arma da taglio, ora bianco (fatal flow).

È silenzioso, scaltro e schivo, di allineamento caotico-malvagio; snodato, abile, veloce e agile, adempie al suo lavoro da assassino con facilità.

Muriel è nato da una famiglia di nobili elfi della casata Yllalynn.

Sua madre, l'elfa Nimue (lady of the lake) Genlee, ha compiuto adulterio con un umano, rimanendo incinta. L'umano, dopo la scoperta, la abbandona poiché spaventato dal potere del marito della donna, il nobile elfo Elrond (Star Dome\ Cupola stellare) Yllalynn, il quale comandava ogni aspetto della città.

A causa dell'abbandono dell'amato amante di cui era ossessionata, Nimue esce fuori di testa. Quando nasce il bambino (Muriel), solo lei capisce che è un mezzelfo. Cercò di resistere ai suoi impulsi per alcuni anni ma lentamente, avendo perso il senno della ragione per amore e non potendo sopportare neanche che l'erede della casata fosse un "impuro", provò ad ucciderlo con le sue stesse mani. Con l'aiuto di una domestica fece addormentare il bambino con un potente sonnifero, per poi portarlo nella sua stanzetta. Con un'arma da taglio gli sfregiò mento, collo, labbra e soprattutto tentò di renderlo cieco, dato che possedeva gli occhi azzurro cielo dell'ex amante.

In preda al panico dal gesto commesso, corre con il bambino in braccio verso il fiume dietro la residenza. Qui lo abbandona, posandolo su una scialuppa di legno che la corrente porterà lontano. 

Tornato da un viaggio di lavoro, Elrond viene a conoscenza delle atrocità commesse dalla moglie e del tradimento e, colmo d'ira, la caccia per sempre dalla casata. Elrond continuerà la ricerca disperata del suo adorato figlio per tutta la vita, finché finalmente riuscirà a trovarlo casualmente in una città lontana. Capirà che si tratta proprio di lui grazie alla telepatia che li connette da sempre; dato da un incantesimo potente causato dal coltello con cui Nimue sfregiò il figlio. Sia Muriel che Elrond sentono sensazioni, dolori e emozioni forti dell'altro e, come scritto su pergamena, ogni persona affetta dal taglio del coltello sentirà un forte dolore alla ferita appena si avvicinerà al padrone di esso. Muriel non sapeva perché il suo occhio a volte facesse così male, specialmente nel giorno del suo compleanno, che oramai aveva capito fosse quel giorno  grazie a quel dolore così forte. 

Nel frattempo, la vita del giovane Muriel è stata costellata di sfide e difficoltà, trasformandolo in una persona con un carattere complesso. Sin dall'infanzia ha dovuto affrontare situazioni avverse che lo hanno segnato profondamente e queste esperienze lo hanno portato ad avere una visione distorta di se stesso e del mondo circostante, non fidandosi di nessuno. L'eccellente memoria di Muriel, infatti, non gli permise mai di dimenticare il gesto compiuto da sua madre nonostante la giovane età e, allo stesso tempo, ricordava solo l'assenza del padre per lavoro. 

To be continued…


Dartus Bane